Manoscritti Il fondo, costituito da oltre
3.000 pezzi posteriori al XIII secolo, è in corso di catalogazione.
Le testimonianze più antiche si rivelano fondamentali per la storia
della città, con la serie statutaria e le raccolte di interesse
documentario tra cui gli Acta Communitatis Tarvisii. Di interesse
locale sono anche gli statuti di scuole e collegi (in particolare
quello dei nobili), le cronache e le compilazioni araldiche di
Niccolò Mauro. Tra i manoscritti miniati spiccano la Bibbia delle
monache di San Paolo, prezioso testimone della cultura figurativa
artistica bolognese del primo Trecento, e l’Ovidio
Moralizzato di Pierre de Bersuire. Per ricordare almeno alcuni dei
documenti risalenti ai secc. XVIII - XIX, si citano i carteggi di
Muratori, Zeno, Algarotti, la corrispondenza dell’editore
Anton Fortunato Stella, l’Archivio Comisso.
Libri antichi
La biblioteca possiede quasi 800 incunaboli, alcuni dei quali molto
rari come il Sant’Agostino sublacense, edizioni del
Cinquecento, Seicento, Settecento, Ottocento non quantificate.
Conserva inoltre una Raccolta foscoliana comprendente 16 lettere
autografe, 200 edizioni di opere del poeta, molte rare e di pregio,
e opere di autori a lui contemporanei.
Carte geografiche Le mappe inventariate
sono oltre 600, databili ai secc. XVI- XVIII.
Stampe La collezione di stampe conta circa
13000 fogli sciolti. Consistente è il nucleo di litografie del XIX
secolo e fogli appartenenti al genere del “santino”.
Non mancano tuttavia opere più antiche e di grande qualità
artistica come bulini dei Sadeler, il Plan de Paris di Louis Bretez
e incisioni dei Carracci e dei Remondini.
Fondo musicale
Si compone di circa 5.000 manoscritti prevalentemente
ottocenteschi. La collezione si è arricchita negli anni grazie a
molteplici lasciti, tra cui si ricordano 200 manoscritti autografi
di Renzo Masutto, quasi tutti datati e postillati dal
compositore.
Fondo fotografico
Il Fondo fotografico storico è composto da oltre 5600 esemplari
fotografici. Si tratta prevalentemente di stampe
all’albumina, alcune lastre e un certo numero di stampe
baritate. Il nucleo centrale del fondo è costituito infatti da
originali ottocenteschi. E’ possibile trovare un’ampia
varietà di carte-de-visite con ritratti di trevigiani illustri,
album con foto di famiglia, scorci cittadini e alcuni paesaggi. Di
notevole interesse è soprattutto l’ampia sezione di
fotografie dello Studio fotografico Ferretto fondato a Treviso da
Giuseppe Ferretto (1826-1873) e mantenuto in attività dai figli
Pietro e Giovanni e da collaboratori fino al 1921. Chi volesse
approfondire può richiedere in biblioteca il volume I Ferretto
fotografi a Treviso: 1863-1921, catalogo della mostra a cura di
Alberto Prandi e Agostino Contò, edito nel 1985 dalla Biblioteca
comunale. L’intero fondo è stato oggetto nel 2011 di un
intervento di condizionamento, catalogazione e digitalizzazione
completa che permette ora di cercare e visualizzare le immagini
usando la stessa schermata di ricerca del catalogo librario.
|